Un sabato davvero infinito


Vi è mai capitato di concludere il venerdì sera lacerati dal piacere di essere finalmente giunti al week end e la consapevolezza che state per avventurarvi in un sabato infinito.
E badate “infinito” non perché ricolmo delle mille attività che volete sempre fare ma che non riuscite mai a metter in pratica a causa del lavoro/della famiglia/degli amici o di qualsiasi necessario vincolo sociale che vi siete costruiti intorno. No, “infinito” perché sarà occupato da una ferrea agenda di attività da compiere per soddisfare parte dei vincoli di cui sopra, nonché magari il vostro sostentamento (magari la spesa perché il frigo è vuoto al rientro dalle vacanze?).

Cercherete allora di prolungare masochisticamente il vostro venerdì sera per non dovervi ritrovare troppo presto in piedi ed operativi il giorno seguente. Uscirete, mangerete fuori, berrete fuori, penserete fuori dagli schemi, tentando di decelerare, di non arrivare. Intanto penserete al sabato infinito che vi attende.
Niente paura! Passerà e sarà di nuovo domenica e potrete crogiolarmi in quel misto di malinconia e pigrizia che tanto vi fa sentire in colpa e vi consola.
Prenderete allora in mano un libro e leggerete.
Un consiglio? Certo, sono qui per questo.
“Sabato” di Ian McEwan, che, guarda un pò, ci racconta proprio di un’unica giornata (un sabato) del protagonista, in cui nulla del suo fitto programma va come dovrebbe andare e tutto cambia per ritornare, a fine giornata, al punto di partenza.
Per chi è interessato anche alla dietrologia dei libri (nel senso di struttura narrativa), penso possa essere molto interessante per la maniacale perfezione nella descrizione degli eventi e soprattutto per l’impatto emozionale che hanno sul protagonista e sulla sua visione del mondo.

Che ne dite allora, sabato si legge “Sabato”?

Commenti

  1. -2gg a sabato.
    Siete pronti a viverne uno davvero infinito..? Fra i libri e' ovvio.
    Aspetto un vostro commento al nuovo post.
    Pierfrancesco

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